giovedì 5 marzo 2020
La quarantena ai tempi del Coronavirus
Donne! Uomini! Gente che è stata costretta dalla chiusura delle scuole a restare a casa per occuparsi della prole!
Teniamo duro!
Oltre a scrivere, io lavoro come decoratrice presso una cereria (dipingo i ceri pasquali), forse non ve l'avevo mai detto.
Con la chiusura della scuole, ieri sono stata costretta a organizzarmi per lavorare da casa e quindi domani andrò a procurarmi il materiale e tutto l'occorrente per poter dipingere nella mia cucina durante la prossima settimana.
Quindi tra un letto rifatto e una pentola con la pasta che bolle, tra un "Mamma, ho sete!" e un "Ora tocca a me stare alla play!", sarò circondata da acrilici e diluenti. I Cristo Risorto e gli Agnello su fondo oro probabilmente verranno anche invocati malamente durante la decorazione.
Quando arriva però, la congiunzione astrale per cui il figlio maggiore ha un libro in mano (evento che si manifesta ogni 75 anni, come il passaggio della cometa di Halley), il medio è in giardino a giocare con un amico (durata di appunto dieci minuti, prima che l'idillio s'interrompa e ognuno torni a casa sua) e il minore dorme ("Giordy, la vuoi un'altra tazza di camomilla e valeriana?"), a quel punto posso rilassarmi e prendere un libro in mano.
In questo periodo sto leggendo un manuale su come sopravvivere... all'adolescenza. Allegria.
Voi però avete un'altra opzione: potete scegliere "Delitto alla sagra del cimballo" o "Una faccenda che non quadra" e farvi due risate.
Sì, perché i miei due romanzi fanno anche ridere, perciò niente di meglio per evitare che la depressione e l'isteria vi/ ci spingano a compiere gesti inconsulti verso noi stessi o i cari bambini.
Una risata ci salverà tutti!
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